-Spagna- Domanda Monitoria al Tribunale Commerciale
Affrontiamo insieme una questione giuridica particolarmente complessa ed interessante in materia di diritto della Proprietà Intellettuale in Spagna.
È possibile presenate una solicitud (domanda) per un Juicio Monitorio, giudizio speculare al nostro procedimento monitorio, davanti al Juzgado de lo Mercantil (Tribunale Ordinario Civile – Sezione diritto Commerciale).
In alcuni casi los Juzgados de lo Mercantil dichiarano d’ufficio l’incompetenza oggettiva così argomentando:
1. “Il secondo comma dell’art. 86 – ter – della LOPJ (Ley Organica de Poder Judicial) attribuisce al Juzgado de lo Mercantil una serie di competenze (oltre alle controversie in materia di procedure concorsuali) riguardanti materie particolarmente complesse, ed i procesos monitorios sono considerati dalla dottrina e dalla giurisprudenza dominanti procedimenti sommari di scarsa complessità. Pertanto, il Juzgado stabilisce che sarebbe del tutto contraria ai dettami legislativi e giurisprudenziali l’attribuzione a queste Sezioni del Tribunale di Primo grado delle anzidette procedure” dichiarandosi incompetente”.
2. “La lettera a) dell’art. 86.2 – ter – della LOPJ fa riferimento a demandas (cioè citazioni a giudizio) nelle quali si esercitano azioni relative a (….) proprietà intellettuale, e la solicitud o peticiòn del proceso monitorio non ha carattere di demanda”.
3. “L’articolo 813 della LEC (Ley de Enjuiciamienro Civil) attribuisce la competenza per il proceso monitorio al Juzgado de Primera Instancia del circondario in cui risiede o è elettivamente dominciliato il debitore, e tale precetto non é stato derogato espressamente”.
Avverso detto dispositivo in diversi casi ho presentato Recurso de Apelación di fronte all’Audiencia Provincial (organo competente in secondo grado) evidenziando l’illogicità, a mio parere, delle motivazioni rese dal Juzgado de lo Mercantil.
L’art. 86.2 – ter – della LOPJ stabilisce che “los Juzgados de lo Mercantil conosceranno tutte le controversie di competenza del Tribunale Ordinario Civile, rispetto a: “ demandas nelle quali si esercitano azioni relative alla (…) proprietá intellettuale (…)”
Non c’e dubbio che vi sia dunque un’attribuzione diretta di competenza a queste sezioni speciali per le controversie riguardanti diritti afferenti la Propietá Intellettuale. Pertanto, da un’attenta disamina dell’art. 86.2 – ter – della LOPJ, si può sicuramente affermare che in materia di diritto della proprietà intellettuale, indipendentemente dalla complessità della causa che si intende instaurare, è sempre competente a pronunciarsi il Juzgado de lo Mercantil, trattandosi di competenza funzionale inderogabile.
Non si può dunque sostenere che Los Juzgados de lo Mercantil siano competenti a conoscere e giudicare soltanto in materia di procedure concorsuali o in tutte le altre materie indicate di volta in volta dal legislatore perché ritenute di complessità tale da esigere che sulle stesse si pronunci una sezione specializzata del Tribunale Civile, infatti, la competenza attribuita agli Juzgados de lo Mercantil, si estese negli anni a diverse materie in ragione dell’elevato grado di specializzazione raggiunto dall’Organo Giudicante, a prescindere dalla maggiore o minore complessità del processo incardinato.
L’altra questione da affrontare è quella relativa al significato da accordarsi al termine solicitud ed alla sua correlazione con il significato tradizionale di demanda. Infatti, come detto poc’anzi, il Juzgado de lo Mercantil dichiarò, a sostegno della sua declaratoria d’incompetenza, che la lettera a) dell’art. 86.2 – ter – della LOPJ fa riferimento a demandas nelle quali si esercitano azioni relative a (…) proprietà intellettuale (…), e la solicitud o peticiòn del proceso monitorio non ha carattere di demanda.
A mio avviso, la tesi di cui sopra si fonda su un’interpretazione troppo restrittiva della lettera dell’ art. 86.2 – ter – della LOPJ, interpretazione che escluderebbe le azioni introdotte con peticiones monitorias dalla conoscenza del Juzgado de lo Mercantil soltanto in considerazione del fatto che le peticiones monitorias non sono soggette ai rigidi vincoli formali che invece sono richiesti, pena l’inammissibilità, per le demandas ordinarie, ancorché con le peticiones si chieda la tutela di diritti inerenti alla proprietà intellettuale (ad es. recupero di un credito per il mancato pagamento di una cessione di marchio o di un brevetto).
Senza dubbio, dobbiamo segnalare come l’art. 86.2 – ter – della LOPJ non faccia riferimento solo ed espressamente ad azioni introdotte con demandas nel circoscrivere la competenza del juzgado de lo Mercantìl, ma anche a solicitudes, peticiones, purché le azioni che si intendono proporre rientrino nell’ambito della competenza per materia del Juzgado de lo Mercantil.
Ritengo pertanto che la competenza oggettiva del Juzgado de lo Mercantil in materia di proprietà intellettuale sia una competenza funzionale ed inderogabile, non assumendo a tal proposito rilevanza alcuna l’atto introduttivo del procedimento. In effetti, spesso la LOPJ nel delimitare gli ambiti di competenza degli Organi Giudicanti, utilizza i termini demandas, pretensiones, asuntos, indistintamente, a prescindere che si tratti di rito ordinario o di proceso monitorio.
Ultima problematica da trattare è quella concernete la mancata deroga espressa dell’articolo 813 della LEC, il quale dispone che “la competenza in caso di juicios monitorios appartiene al Tribunal de Primera Instancia”.
Anche se questo precetto non è stato derogato espressamente dalla art. 86 – ter – della LOPJ, si può ragionevolmente ritenere che vi sia stata una deroga tacita, anche in considerazione del fatto che sono state tacitamente derogate molte altre norme attributive della competenza del Tribunal de Primera Instancia proprio in considerazione della complessità, e quindi dell’elevato grado di specializzazione, necessario per decidere su alcune controversie.
Nello stesso modo, anche l’art. 813 della LEC ha la finalità di far coincidere il più possibile domicilio del debitore e foro territoriale di competenza, finalità che si ottiene comunque anche instaurando il procedimento innanzi al Juzgado de lo Mercantil, che ha la sua sede in ogni capoluogo di provincia spagnolo. Quindi, anche adottando un’interpretazione basata sul rispetto della ratio della normativa analizzata, la tesi che si sostiene non sembra meritevole di censura.
Abgo./Avv. Roberto Spinetti